Un breve excursus nel magico mondo degli oli essenziali.

In un periodo in cui i seguenti termini: “naturale, sostenibilità, biologico” sembrano finalmente padroneggiare nelle parole chiave degli addetti al settore, allora perché non rispolverare un “evergreen”? L’Olio Essenziale.

L’olio essenziale è l’anima della pianta, utilizzata già, dagli egizi è circondato da sempre da quella forza misteriosa e affascinante scaturita dalla sinergia tra uomo e natura.

Gli oli essenziali sono una materia prima viva ed estremamente pura considerata a tutti gli effetti caposaldo della disciplina olistica, in quanto i loro benefici effetti si sviluppano in generale sull’organismo in tutte le sue affezioni.

Trovano largo impiego in cosmetica, nella preparazione di prodotti di bellezza, nell’industria alimentare come aromatizzanti e nell’Aromaterapia per la loro azione terapeutica.

L’infinita ricchezza dei loro fattori genetici e ambientali.

Gli oli essenziali sono miscele complesse e complete di molecole odorose prodotte dalle piante. Sono sostanze aromatiche volatili concentrate in alcune parti della pianta: fiori, foglie, baccelli, bacche, bucce, legni.  Le piante li producono per diversi motivi: per proteggersi dal sole, difendersi dall’attacco degli agenti esterni, attrarre gli insetti per l’impollinazione e altro.

Le cellule della pianta che secernono le molecole aromatiche (dette cellule oleifere), possono produrre oli essenziali diversi secondo dove sono localizzate nella pianta le cellule stesse.

Talvolta da una stessa pianta, infatti, possono essere estratti più oli essenziali, ognuno con ben specifiche proprietà e funzionalità. Prendiamo ad esempio l’albero di arancio dal quale possiamo ottenere tre diversi oli: dai fiori il raffinato olio di Neroli (solitamente dall’arancio amaro), dalla scorza un altro tipo di olio (amaro o dolce secondo la varietà), dalle foglie, dai rametti e dai frutticini immaturi il Petit grain.

Ogni olio essenziale è un moltiplicatore di benefici.

La sinergia di più oli essenziali, esalta le proprietà e l’attività dei singoli favorendo un intervento molto più efficace rispetto a quello che potrebbero esercitare se utilizzati uno alla volta.

Sono capaci di entrare in profondità.

La capacità di agire di tali componenti è correlata al fatto che sono a basso peso molecolare, molto volatili e liposolubili, queste peculiarità permettono di entrare e raggiungere la destinazione in tempi brevi.

Grazie alla loro capacità di penetrazione, quando utilizzati per uso topico, hanno la forza di agire sugli strati profondi e sottostanti il punto di applicazione, superando la barriera cutanea e propagandosi per diffusione in via transcutanea. Per questo motivo sono utilizzati in trattamenti cosmetici con finalità di agire direttamente sulle cause che generano gli inestetismi cutanei.

Sono il trait d’union tra psiche e fisico.

Gli oli essenziali possono regalarci due benefici:

  • Benessere psicosomatico – attraverso la stimolazione sensoriale dei componenti aromatici, pensiamo ad esempio all’aromaterapia. Vista la complessità dell’argomento, rimandiamo a un futuro articolo dedicato.
  • Benessere fisico – attraverso l’assunzione orale e per assorbimento epidermico. Quest’utilizzo include anche quello olfattivo che è un fattore imprescindibile dagli oli essenziali.

Le due principali tecniche di estrazione degli oli essenziali.

Ci sono diverse tecniche di estrazione, citiamo solo le due più diffuse.

Prima di tutto è importante sapere che la pianta da trattare è raccolta al momento opportuno della sua maturazione e soprattutto nel suo maggiore periodo balsamico, ossia quando la concentrazione di principi attivi all’interno della pianta è al massimo. Per questo motivo gli oli essenziali sono ricchi di componenti e proprietà.

Torchiatura e spremitura
È un processo a freddo e di tipo meccanico che consiste nel premere parti vegetali in grado di separare l’essenza dall’emulsione ottenuta. Si usa principalmente per ottenere l’essenza presente nella scorza dei frutti, come ad esempio avviene per gli agrumi.

La distillazione per corrente di vapore
È una tecnica che permette di estrarre gli oli essenziali dal tessuto della pianta mediante il loro trasporto da parte del vapore acqueo. Si esegue mediante l’uso del distillatore, strumento formato da più contenitori stagni, da un generatore di vapore e da una serpentina di raffreddamento. Il passaggio del vapore generato dall’ebollizione dell’acqua (100°) permette la fuoriuscita dal materiale vegetale dell’essenza che passando per la serpentina di raffreddamento si separa nel contenitore di raccolta in olio essenziale e acqua distillata. L’olio essenziale si deposita in superficie (avendo densità inferiore) e l’acqua resta in profondità.

In questo processo si recupera, oltre all’olio essenziale anche l’acqua aromatica, utilizzata in cosmesi e in cucina.

Se amate come noi gli oli essenziali assicuratevi sempre che:

  • Siano stati estratti senza solventi di sintesi che compromettono la loro origine naturale;
  • Verificate la personale interazione e rischio di allergia. Prima dell’applicazione, si consiglia sempre di fare una prova con 1-2 gocce sulla pelle per verificare la reazione;
  • Gli oli essenziali come abbiamo detto sono molto concentrati, non abusate con il dosaggio, bastano veramente poche gocce. Affidatevi sempre al consiglio di un esperto.

Negli anni abbiamo prodotto molte formulazioni utilizzando gli oli essenziali, creando dei veri e propri sistemi di bellezza se vuoi saperne di più Contattaci