L’olio algale è ricco di elementi molto salutari per il nostro organismo, così importante da essere utilizzato nella medicina pediatrica e naturale.

 

Qualche tempo fa, un nostro fornitore di materie prime vegetali, ci ha presentato questo prezioso olio estratto dalle Alghe e da cui prende il nome: ALGALE.

La conoscenza dell’OLIO DI ALGALE ci ha fortemente entusiasmato. Come è nostra abitudine abbiamo studiato le sue proprietà, proponendolo all’interno di formulati nutraceutici in conto terzi.

Vi raccontiamo la sua storia, l’origine e le proprietà salutari che abbiamo scoperto.

DAL MARE L’OLIO ALGALE

L’olio algale è in genere estratto da micro alghe di allevamento, perché più controllate e con un inferiore contenuto di metalli pesanti che invece contengono quelle provenienti da mare “aperto”.

Inoltre, la moderna tecnologia di produzione utilizzata per l’estrazione dell’olio algale, non impiega alcuna tecnica di genetica molecolare, né vengono effettuate tecniche di manipolazione.

PERCHÉ È IMPORTANTE PER LA NOSTRA SALUTE

Generalmente, le alghe interessate all’estrazione dell’olio algale, sono quelle del genere Schizochytrium. Composte da ammassi di organismi unicellulari, queste micro alghe contengono numerosi acidi grassi, con un contenuto in DHA che può raggiungere anche il 40%.

DHA E OMEGA-3

L’acido docosaesaenoico (DHA) è un acido grasso polinsaturo (PUFA) a lunga catena della serie omega-3, costituito da 22 atomi di carbonio con 6 insaturazioni. I PUFA svolgono un importante ruolo strutturale negli organismi viventi: grazie alla struttura conferita dai doppi legami e alla peculiare posizione nello spazio della catena carboniosa, contribuiscono a fluidificare le membrane cellulari in tutti i distretti dell’organismo, garantendone la corretta funzionalità.

In particolare il DHA è considerato l’acido grasso polinsaturo più importante nell’organismo; esso costituisce da solo il 40% del pool di PUFA del cervello (o il 10-15% di tutti gli acidi grassi in quest’organo) e il 60% dei PUFA nella retina. Si stima inoltre che sempre nel cervello la concentrazione di DHA ecceda rispettivamente di almeno 50 e 200 volte quella di altri due omega-3 rilevanti come EPA (acido eicosapentaenoico) e ALA (acido alfa-linolenico).

Da ciò si evince il ruolo chiave del DHA per lo sviluppo e il corretto funzionamento di organi come cervello e occhi.

COMPARAZIONE TRA DHA DA OLIO ALGALE E OLIO DI PESCE.

Il DHA è anche presente in discrete quantità nel pesce azzurro.  Infatti, gli oli di alghe e di pesce sono le principali fonti naturali di DHA a catena lunga omega-3.

Tuttavia, l’olio Algale mostra alcuni vantaggi rispetto all’olio di pesce, come i seguenti:

  • la consistenza della composizione, le proprietà sensoriali e la facilità di produzione;
  • mancano di colesterolo:
  • mancano di potenziali contaminanti, che rappresentano un rischio importante negli oli di pesce;
  • non possiedono odori, in contrasto con l’odore di pesce che ne limita l’uso;
  • la produzione di biomassa di alghe è più facile e più rispettoso dell’ambiente, offrendo rese più elevate rispetto al caso della produzione di olio di pesce;
  • per ultimo, è una buona alternativa all’olio di pesce, per chi segue una dieta e uno stile vegano/vegetariano.

L’OLIO ALGALE TITOLATO IN DHA QUALI FUNZIONI SVOLGE

GRAVIDANZA E NEONATI

Il DHA svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo cerebrale del neonato e del bambino e la ricerca ha dimostrato come l’assunzione di DHA durante la gravidanza possa prolungare la gestazione, aumentare il peso alla nascita e ridurre le possibilità di nascite premature.

L’integrazione di DHA nella dieta dei bambini non allattati al seno, o delle mamme che allattano, ha forti possibilità di migliorare lo sviluppo immunologico del bambino.

IMPORTANTE AZIONE SUI PROCESSI NEUROVEGETATIVI E INVECCHIAMENTO

Il DHA è un componente essenziale del cervello e delle guaine di rivestimento e protezione del sistema nervoso, gioca perciò un ruolo decisivo nella prevenzione dell’invecchiamento neurologico e nella protezione dai processi neurodegenerativi, aiutando a mantenere l’efficienza cerebrale.

Le membrane foto recettoriali della retina rappresentano la parte del nostro organismo che è costituita dalla più alta percentuale di DHA, circa il 60%. Con l’avanzare dell’età, si assiste ad una perdita progressiva dei fotorecettori, a causa di processi ossidativi degenerativi che ne intaccano la frazione lipidica costituita in gran parte dal DHA.

L’integrazione di DHA svolge quindi un’importante azione preventiva sia sulla degenerazione maculare legata all’età, sia su patologie oculari quali la retinite pigmentosa.

UN ALLEATO PER CONTRASTARE LE INFIAMMAZIONI

Le proprietà antinfiammatorie del DHA sono dovute alla sua capacità di fungere da antagonista dell’acido arachidonico (responsabile della “cascata infiammatoria”). Per questo motivo

FA BENE AL CUORE

Porta ad una significativa riduzione dei biomarkers associati alle patologie cardiovascolari, regola il battito cardiaco, riduce la pressione e diminuisce la formazione di coaguli nel sangue, collegati anche a trigliceridi e colesterolo cattivo.

DOSAGGI CONSIGLIATI

Il dosaggio consentito del DHA da fonte algale è stabilito, a seconda delle specifiche applicazioni, dalle Decisioni comunitarie che autorizzano l’impiego di questo ingrediente secondo la normativa Novel Food*. Oltre all’utilizzo in integratori alimentari ed alimenti a fini medici speciali è prevista dall’approvazione Novel Food la possibilità di addizionare con DHA algale diversi tipi di alimenti e bevande nell’ambito di applicazioni come alimenti addizionati o fortificati quali: derivati del latte, cereali per colazione, alimenti per regimi di dieta a calorie ridotte, prodotti di panificazione, bevande non alcoliche e barrette a base di cereali.

*Secondo le normative UE, qualsiasi alimento che non sia stato consumato “in modo significativo” prima del maggio 1997 è considerato un nuovo alimento. La categoria comprende nuovi alimenti, alimenti da nuove fonti, nuove sostanze utilizzate negli alimenti, nonché nuovi modi e tecnologie per la produzione di alimenti.

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N.B. Le indicazioni fornite sono a scopo informativo e divulgativo e non si sostituiscono in nessun caso alla consulenza e al parere del medico (art. 6 comma 2 del D.L.vo 111/1992). 

 

  1. Lane, E. Derbyshire, W. Li, C. Brennan (2014)
    Bioavailability and potential uses of vegetarian sources of omega-3 fatty acids: a review of the literature
    Crit Rev Food Sci Nutr 54(5) 572-579;
  2. DHA protects PC12 cells against oxidative stress and apoptotic signals through the activation of the NFE2L2/HO-1 axis;
  3. Omega-3: meglio vegetali o animali? Gli studi scientifici in merito.