Negli ultimi anni l’attenzione della ricerca scientifica sulle cause di alcuni inestetismi cutanei, si è concentrata sullo studio della “flora” o meglio, del microbiota cutaneo, fornendo già delle possibili soluzioni cosmetiche.

Quando si parla di “flora”, il nostro pensiero lo associa subito a quella intestinale e ai probiotici, sempre più diffusi nelle nostre diete.

Pensate che il mercato dei probiotici italiano è il più importante in Europa. Da giugno 2018 a maggio 2019 le vendite di questi prodotti in farmacia hanno generato un valore pari a 500 milioni di euro. (fonte Federsalus).

Probiotici e microbiota cutaneo

Tuttavia, quando parliamo di probiotici, il nostro pensiero li associa subito alla flora intestinale. Lo sapevi invece che esiste anche un microbiota della pelle?  Infatti, come per l’intestino, la pelle ha un suo ecosistema composto da milioni di batteri.

Proprio per questo, se fino a ieri si parlava solo di equilibrio e ripristino del microbiota intestinale, oggi nuovi studi scientifici rilevano l’importanza del microbiota della pelle, come fattore rilevante dal quale partire per indagare sulle cause di molti inestetismi cutanei, inclusi i processi legati all’invecchiamento della pelle.

Come primo passo, l’approccio dei ricercatori sul microbiota della pelle, ribalta l’idea comunemente perseguita fino a ieri, che i batteri sono qualcosa da rimuovere. Il nuovo pensiero invece, si concentra sull’importanza delle diverse specie batteriche che vivono sulla pelle, al fine di: integrarle, proteggerle e potenziarne la resistenza.

 

Microbiota della pelle

Che cos’è ? il microbiota della pelle: è l’insieme di microorganismi, si parla di milioni, distinti in almeno 100 specie diverse, che colonizzano ogni centimetro quadrato di pelle. Convivono in perfetta simbiosi, comunicano con noi usando il nostro sistema immunitario e ci aiutano a svilupparlo. 

Il microbiota della pelle è trasmesso al momento della nascita e si modifica secondo il soggetto, come per il DNA, ne rappresenta l’unicità dell’individuo. 

Il microbiota della pelle, ha un’importante funzione di protezione contro gli agenti esterni patogeni, apportando un positivo impatto sulla salute e sulla bellezza della pelle.  Quando si rompe questo equilibrio, compaiono problemi infiammatori, infezioni, allergie. Se n’è parlato anche all’ultimo congresso IFSCC (International Federation of Societies of Cosmetic Chemists) tenutosi a Milano all’inizio di questo mese.

 

Come per quello intestinale, alcuni fattori esterni possono nuocere all’equilibrio del sistema microbiota.

È importante mantenere una composizione equilibrata del microbiota in modo da evitare la colonizzazione di batteri indesiderati. I fattori che possono incidere sono:

  • Età, sesso, fattori ereditari;
  • Fattori ambientali: inquinamento, esposizione ai raggi UV;
  • Stile di vita: alimentazione, fumo, stress;
  • L’uso di detergenti e cosmetici troppo aggressivi o utilizzati in modo eccessivo.

 

La risposta dell’industria cosmetica

La ricerca scientifica si sta concentrando sullo studio di nuovi ingredienti cosmetici contenenti sostanze che nutrono i batteri “buoni”, capaci di combattere gli organismi patogeni che causano gli inestetismi cutanei.

Come per l’intestino, gli ingredienti che agiscono positivamente al ripristino di un sano microbiota sono i prebiotici, ossia quelle sostanze che nutrono i ceppi di batteri “buoni” o probiotici.

Se i probiotici possono essere integrati nella dieta e agiscono positivamente sulla flora intestinale, non sono ancora diffusi in cosmetica in quanto, sono ancora generalmente instabili nelle formulazioni.

Invece nel mondo della bellezza, si sente sempre di più parlare di prebiotici cosmetici.

I prebiotici cosmetici derivano generalmente da sostanze vegetali fermentate che adeguatamente studiate e comprovate, possono essere utilizzate con maggiore stabilità in formulazioni cosmetiche come emulsioni, creme e sieri.

Con quali risultati?

Rinforzano la nostra barriera cutanea e ne combattono gli stati infiammatori. Aggiungono un colorito più luminoso e sano; riducono le discromie e le imperfezioni collegate, contrastano l’invecchiamento cutaneo.

Conclusione

Esistono sul mercato interessanti spunti, dai quali emerge una sempre più crescente sensibilità al mondo del microbiota fondata su basi scientifiche. Un concetto che promette un cambiamento importante nel settore cosmetico.

Il nostro reparto R&S, ha già trovato delle ottime soluzioni, se vuoi saperne di più contattaci

 

Fonti:

The skin microbiome: impact of modern environments on skin ecology, barrier integrity, and systemic immune programming

MODULATION OF SKIN MICROBIOTA BY TOPICAL PREBIOTICS